Il tema dell’intervento della stabile organizzazione ai fini IVA presenta profili interpretativi di notevole complessità e i recenti interventi dell’Agenzia delle Entrate in materia non aiutano a dissipare i dubbi.
A pochi mesi di distanza dalla Risposta n. 57/2023 relativa ad una branch coinvolta in cessioni intracomunitarie di beni, nella recente Risposta a istanza di interpello n. 336/2023 l’Agenzia delle Entrate è stata invitata a pronunciarsi in merito ad una branch italiana di una società lussemburghese esercente l’attività di gestione individuale di portafogli.
Contrariamente alla soluzione interpretativa prospettata dal contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha concluso che, nel caso esaminato, la stabile organizzazione interviene nelle operazioni realizzate nei confronti dei clienti italiani, svolgendo un ruolo attivo qualificante e prodromico alla successiva attività di gestione individuale di portafogli svolta dalla casa madre.
Rimane fermo che l’intervento della stabile organizzazione deve essere valutato caso per caso ed è per questo necessario analizzare opportunamente sia le singole operazioni svolte nei confronti dei clienti italiani sia il grado di coinvolgimento dei mezzi umani e tecnici di cui è dotata la branch.